Manovra finanziaria 2024: cosa cambia per l’immobiliare?

Il 2023 si è concluso con la nuova legge di bilancio approvata dal governo il 29 Dicembre e che apporta importanti cambiamenti e novità per il settore immobiliare, non sempre positive. 

Vediamole nel dettaglio: 

Facilitazioni all’accensione di mutui prima casa

Alcune categorie di soggetti potranno beneficiare del fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa. Vale a dire che potranno accendere un mutuo anche senza garanzie, sarà lo stato a garantire per loro fino all’90% della cifra che si vuole spendere per l’abitazione. 

Le categorie sono:

  • nuclei familiari che includono tre figli (di età inferiore a 21 anni) e che hanno un valore dell’Isee non superiore a 40mila euro annui;
  • nuclei familiari che includono quattro figli (di età inferiore a 21 anni) e che hanno un valore dell’Isee non superiore a 45mila euro annui;
  • nuclei familiari che includono cinque o più figli (di età inferiore a 21 anni) e che hanno un valore dell’Isee non superiore a 50mila euro annui.

Stop invece alle agevolazioni fiscali per tutti coloro che hanno meno di 36 anni. 

Purtroppo sì, questo 2024 non inizia nel migliore dei modi per i giovani che vogliono acquistare la prima casa. 

Le agevolazioni degli anni passati comprendevano esenzioni da varie imposte e tasse, nonché crediti d’imposta per l’IVA.

Resta attiva la proroga della garanzia statale dell’80% sui mutui contratti per l’acquisto della prima casa, ciò significa che lo stato garantisce l’80% della cifra per l’acquisto della prima casa ai soggetti che lo richiedono e che non hanno coperture. 

Rivalutazione terreni e quote societarie 

La manovra di Bilancio ha introdotto un’importante novità per i proprietari di quote societarie e terreni: l’opportunità di rivalutarli beneficiando di un’aliquota sostitutiva del 16%.

La rivalutazione permette di aggiornare il valore di mercato di quote societarie e terreni, adeguandolo all’attuale contesto economico.

Affitti brevi

Cattive notizie per i proprietari di appartamenti in affitto, l’aliquota della cedolare secca passa dal 21% al 26% per chi è proprietario di più di un appartamento in affitto con cedolare secca. 

Superbonus 

Il Super bonus per la ristrutturazione degli edifici passa dal 110% al 70% nel 2024. 

Consente ai beneficiari di fruire della detrazione fiscale attraverso la dichiarazione dei redditi che può essere dilazionata in 10 anni. 

Il super bonus 110% rimane per i cittadini che hanno raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori non inferiore al 60 per cento al 31 dicembre 2023 e che hanno redditi inferiori a 15.000 euro annui, in relazione alle spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024.

Esenzioni IMU

Sono esenti dal pagamento dell’Imu alcuni immobili destinati ad attività non commerciali come ad esempio attività assistenziali o di culto.

Nello specifico riguardano:

  • attività di ricerca scientifica;
  • attività previdenziali;
  • attività sanitarie;
  • attività didattiche;
  • attività ricettive;
  • attività culturali;
  • ricreative e sportive;
  • attività di culto.

L’esenzione scatta anche se tali beni sono concessi in comodato a un soggetto funzionalmente o strutturalmente collegato al concedente, a condizione che vengano svolte attività non commerciali. 

Solo per le somme dovute per l’anno 2023, inoltre, c’è anche il rischio di una terza rata Imu. Si tratta di un intervento per evitare le mancate entrate per le amministrazioni locali ritardatarie, che però rischia di colpire i cittadini di oltre 200 comuni italiani. 

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Posted on: 01/15/2024, by :

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